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Amavo starmene ciondolante sul divano, con la schiena sulla seduta e le gambe poggiate sullo schienale: a testa in giù osservavo il mondo. Per un po’. Poi i soffitti prendevano più spazio, i lampadari altre forme e immaginavo un mondo nuovo là sopra, fatto di bambini e persone, diverse stanze e suppellettili. La mia nuova casa era animata e allegra, e quando il sangue iniziava a pulsare nella mia testa, allora mi lasciavo scivolare a terra e beata mi assopivo, popolando i miei sogni di infiniti mondi, immensi spazi, fatti di parole gentili e libertà. A casa io ero felice. E felice mi risvegliavo poi.

Che bello immaginare!

E’ un dono della natura straordinario, uno strumento che da bambini padroneggiamo benissimo e che talvolta nel diventar grandi usiamo sempre meno. Avezzi come siamo ad utilizzare il ragionamento, la logica, il pragmatismo, dimentichiamo il dono oppure peggio lo giudichiamo come inutile nella società di oggi, cosa infantile non adatta alla realtà.

Altre volte confondiamo l’immaginazione con la creatività anche se non sono proprio la stessa cosa.

Immaginare deriva dalla parola latina imago che significa immagine e si riferisce a delle immagini mentali, mentre creatività deriva dalla radice sanscrita kar che significa fare, compiere un’azione.

Questa differenza delinea diversi ambiti semantici legati alle parole, e per spiegarci meglio potremmo dire che immaginare è l’uso anche sconsiderato (cioè senza considerazione o scopo) di immagini mentali, è libertà, è andare oltre ciò che conosciamo ed è potenzialmente senza fine.

La creatività invece ha scopo, e ha una sua pragmaticità.

Potremmo forse metterle in sequenza: prima si immagina e poi si crea.

Nell’atto di immaginare sicuramente attingiamo in parte anche alla nostra esperienza soggettiva, ai ricordi di situazioni già vissute operando delle generalizzazioni, ma allo stato potenziale immaginare può andare anche molto oltre ciò che noi già conosciamo.

Nell’immaginare possiamo scegliere di non rimanere nell’astratto, ma di produrre volontariamente degli effetti concreti sulla nostra fisiologia, semplicemente per il piacere di farlo, per prepararci mentalmente ad una situazione sfidante o per aiutare a ridurre stati di malessere come ansia e stress.

Una tecnica usata sia nel coaching che in altre pratiche è la visualizzazione. Molto usata in ambito sportivo, consiste nell’immaginare un evento desiderato prima che esso accada. Immaginare nel dettaglio l’esperienza che vorremmo vivere ha degli effetti immediati sul nostro stato psico-fisico. E questo perché la mente non distingue tra cosa immaginata e cosa reale almeno sino a quando non opera una razionalizzazione.

La dottoressa Francine Shapiro, nota al mondo per aver sviluppato la tecnica terapeutica dell’EMDR, utilizzava l’immaginazione per lavorare sulla sofferenza fisica ed emotiva.

Se vuoi provare questa tecnica su di te, mettiti in un luogo tranquillo e isolato e inizia a concentrarti sulle tue sensazioni in particolare quelle che ti recano qualche disturbo, come ansia o stress.

Queste sensazioni hanno solitamente una loro collocazione precisa nel nostro corpo. Concentrati su di essa e identificane, posizione, luogo, colore, calore e movimento.

A questo punto pensa ad un colore che tu associ alla sensazione della cura, della pace e della guarigione.

Immagina una luce di quel colore che scende dall’alto sulla tua testa e ti attraversa, e irradia e ti inonda di luce, abbracciando anche la sensazione di disagio che hai identificato in precedenza.

Nota come la forma, il colore, il movimento della sofferenza identificata in precedenza, cambino e come cambia anche la sensazione che provi nel tuo corpo e nel tuo umore.

Questo è solo uno dei molteplici modi di utilizzare l’immaginazione per il tuo benessere psico-fisico.

L’immaginazione è l’inizio della creazione. Le persone immaginano quello che desiderano, poi vogliono quello che immaginano e alla fine creano quello che vogliono.

G. B. Shaw

E. Migliorini

Fonti:

https://www.psychologytoday.com/us/blog/holistic-therapy/202006/reduce-stress-and-anxiety-your-imagination
https://www.psychologytoday.com/us/blog/having-fun/201611/imagination-vs-creativity-close-not-the-same